domingo, 7 de diciembre de 2008

Cambios en el Don Carlo que inaugura hoy la temporada scalígera. Se cargan a Giuseppe Filianoti



Literalmente...


La Stampa

Scala di Milano, il tenore si ribella:
"Macché malato! Mi hanno silurato"
Giuseppe Filianoti, il Don Carlo «silurato»

Il Don Carlo sostituito in extremis
ALBERTO MATTIOLI
MILANO

Lo scriva: sto benissimo. La Scala vuole che dica che sono malato. Ma non è vero. Sto be-nis-si-mo. E, fosse per me, canterei». Alt. Un passo indietro. Ore 19.22: dalla mail spunta un comunicato della Scala, laconico come in tutte le grandi occasioni. Due-righe-due: «La Direzione comunica che nella serata del 7 dicembre il ruolo di Don Carlo sarà interpretato dal tenore Stuart Neill». Nessuna spiegazione. In realtà ce ne vorrebbero perché sulle locandine è scritto che Don Carlo è Giuseppe Filianoti. Neill è il tenore della seconda compagnia, debutto previsto il 10. Alle 20.05 suona il telefono. Dall’altra parte c’è proprio Filianoti che se fossimo educati potremmo definire alquanto irritato ma, visto che siamo realisti, è proprio molto incazzato. E, detto che lui si sente benissimo, almeno fisicamente, sbotta, anzi deflagra, meglio: esplode: «Mi hanno fatto fuori».

Perché?
«Per preservarmi, dicono. C’è aria di fischi e allora, testuale, se devono fischiare, meglio che fischino Neill».

Una misura precauzionale per lei.
«Mi vogliono tanto bene, vero? Ma io ho un contratto e voglio cantare!»

Chi gliel’ha detto, quando e come?
«Chi? Nessuno. È stato tutto un palleggio di responsabilità, di gente che riferisce quel che le ha detto altra gente. Alla fine, ho chiesto di Lissner. Naturalmente, non c’era. Con Gatti non voglio parlare. Quanto al “quando”, me l’hanno detto mezz’ora fa. E non a me, ma al mio agente. E allora io mi sono precipitato alla Scala».

L’anteprima per i giovani non è andata benissimo...
«Ma quale anteprima! Basta con le furbate. Chiamiamola con il suo nome: prova generale, perché di una prova si trattava. Del resto, se non fosse stata una prova, saremmo tutti stati pagati. E invece nessuno ha visto una lira».

Però lei sembrava in difficoltà...
«Senta, io ho fatto un mese di prove e nove assiemi: nove! Sempre cantando in voce con i complimenti di tutti. Se a una prova, ripeto una prova, decido di non cantare in voce è una mia scelta legittima. E non sono stato il solo».

Insomma, sbaglia la Scala.
«Hanno paura dei fischi. Ma io sono un artista, in carriera da dieci anni, non possono gettarmi nel cestino così. Io canto con passione, l’arte non è business. È una vergogna che cose del genere succedano in quello che era il primo teatro del mondo. Anche perché chi decide deve dirmelo in faccia».

Appunto: ma chi ha deciso?
«E che ne so? Lissner o Gatti. È stato un grave errore far entrare i giornalisti alla generale. Magari qualcuno ha parlato con Gatti».

Che giudizio dà dello spettacolo?
«Cantare con Gatti è difficile. È sempre troppo lento o troppo veloce. In realtà, è un indeciso: prima ha rimesso la scena dello scambio dei veli, poi l’ha tolta. Tutto così: non sa quel che vuole. Ma un castello di carte prima o poi crolla».

E con il regista, Stéphane Braunschweig, come si è trovato?
«Ah, lui è un tesoro, intelligente, riflessivo. Più maturo e meno bambino di Gatti».

Domani cosa farà?
«Domani? Andrò in teatro, ovviamente. Ho un contratto».

Insomma, come Alagna dopo la famosa fuga dall’Aida.
«Ah, no! Intanto perché io non sono scappato, ma mi hanno cacciato. E poi perché almeno a lui è stata data l’occasione. A me, no».

Il rimpianto peggiore?
«Aver cantato per il teatro nel “Concerto per la città” durante la vertenza sindacale. E poi mi hanno trattato così...»

Lei sa che dopo questa intervista non canterà più alla Scala.
«Finché ci sarà questa gestione. Ma io dico che cambierà».


Básicamente, porque no puede con el personaje.

4 comentarios:

  1. BRAVA ZERLINA!
    No se trata que no pueda con este personaje, el problema de Filianoti es que no sabemos si puede con algo.
    Lo normal es que suelte un gallo. En el Liceu pegó 5 en el Elisir y culparon a las monerías de la Gheorghiu, que la pobre siempre carga con todo. En el Ducca del Rigiletto pegó uno y ya no me acuerdo de quien era la culpa.
    Solamente recuerdo una actuación memorable, su debut en La Traviata, ahí si, estuvo espectacular, pero hace 10 años!!!
    Veremos que sucede esta tarde, aunque las inauguraciones de la Scala son propicias a las broncas. Parece que sean marca de la casa y una promoción para el artista presuntamente maltratado.
    Puntualísima la información. Gracias

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  2. Es que Filianoti es conocido también como Gallianoti juasjuasjuas.
    Pero vamos, saber que Filianoti no puede con el rôle sin haberlo ni tan siquiera escuchado, no tiene mérito. Es que es obvio.

    ¡Qué sería un San Ambrosio sin polémica!

    Por cierto, parece que Salminen también se ha caido del cartel

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  3. Zerlina tú blog tiene un diseño precioso y es muy interesante pero que dificil se hace la lectura del texto sobre ese fondo ...
    saludos afectuosos

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  4. Si es que el fondo blanco a veces se cae, y no lo puedo arreglar :-(

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